In Italia la pianta fu introdotta dai Romani sul finire dell’impero di Tiberio - tra il 20 ed il 30 d.C. - ad opera di Lucio Vitellio Governatore della Siria (Plinio “Naturalis Historia” Cap. X e XIII): In Sicilia, la coltivazione in forma diffusa, si fa risalire al Periodo della dominazione araba (VIII e IX secolo d.C.). Sono di origine araba i termini “frastuca” e “frastucara” per indicare il frutto e la pianta (termine arabo “fustuq”). La coltura in Sicilia è circoscritta alla provincia di Catania (Bronte, Adrano e Biancavilla). Numerosi autori riportano l’importanza storico-culturale ed economica della produzione del Pistacchio verde di Bronte, citiamo ad esempio, Denis Mack Smith – “A History of Sicily Medieval Sicily 964” - 1713. Quando l’Impero Romano si disintegrò sotto l’impatto delle invasioni barbariche, la Sicilia fu conquistata dagli Arabi. Tra gli invasori si trovavano Berberi della Tunisia, Musulmani, Spagnoli e forse Negri del Sudan. Gli arabi descrivono la Sicilia come “il giardino del paradiso “. Gli arabi in Sicilia, in agricoltura, hanno introdotto la coltivazione dei limoni, delle arance, della canna da zucchero, del cotone, delle palme, del papiro, delle melanzane, del pistacchio, del melone... ecc., nonché l’attitudine all’utilizzazione massimale delle acque e delle tecniche di coltivazione. Ancora oggi il Pistacchio Verde di Bronte caratterizza e tipicizza i dolci siciliani ed in particolare quelli dell’area catanese. Al riguardo si ricordano il famoso gelato di Pistacchio Verde di Bronte, i torroncini, nonché i pasticcini secchi a pasta di Pistacchio Verde di Bronte.
Proprietà o periodo di produzione
Pistacchio: ricco di vitamine A e B, omega-6, proteine e sali minerali, combattono l’artrite, la sclerosi multipla, il diabete e le affezioni della pelle. Sono molto energetici e abbassano il colesterolo, ma sono sconsigliati per i sofferenti di colite, ulcere, gastriti e malattie del fegato.
Riconoscimenti: Slow food
Percorso Rurale: Oro verde di Bronte
Area di produzione: Bronte, Adrano, Biancavilla