E' un blocco di formaggio dalla forma cilindrica e un peso che va dai 10 ai 18 chili. E' uno dei più grandi pecorini d'Italia, pare che risalga al Seicento, sia per la struttura che per la qualità ed è notevole anche la sua attitudine alle stagionature prolungate. Si produce da febbraio fino alla seconda decade di giugno in piccolissime quantità, lavorando latte crudo di pecora, con un'aggiunta del 30% circa di latte di capra, unendo caglio in pasta di capretto o agnello. La tecnica di realizzazione molto complessa e la lunga stagionatura rendono i costi di produzione alti rispetto al mercato. Il (Maiorchino) pecorino, quindi, sta rischiando di scomparire.
Curiosità: Ancora oggi, il martedì a Carnevale, a Novara di Sicilia in alcuni comuni che lo producono, si effettua con le forme stagionate la tradizionale "ruzzola": i pastori gareggiano facendole rotolare lungo il pendio della via principale del paese.